Novecentismi a Roma

Il XX secolo e l’arte di suoi quattro grandi Maestri diventano protagonisti di una mostra in programma allo Stadio di Domiziano (Piazza Navona 45) di Roma, dal 5 novembre al 5 dicembre 2016 (tutti giorni dalle 10:00 alle 19:00 e il sabato dalle 10:00 alle 20:00).

Dopo il concorso internazionale Premio Arte Roma e l’esposizione sulla Pop Art Italiana della Scuola di Piazza del Popolo, il sito archeologico di Piazza Navona ospita “Novecentismi”, un pezzo di storia del Novecento, uno spaccato che si articola in un confronto tra due grandi Maestri (Mario Sironi e Giuseppe Migneco) e due talenti contemporanei (Stefano Puleo e Claudio Rolfi).

Alla base del percorso espositivo vi è la forte convinzione che ogni periodo artistico può essere ben compreso solo se si ha una buona conoscenza del passato: per questo motivo è interessante il confronto tra due epoche così lontane ma allo stesso tempo vicine, per l’assonanza delle connotazioni classiche.
Lo Stadio di Domiziano, allo stesso tempo, è la location ideale dove percorrere questo viaggio nell’arte. Una volta luogo ludico per giochi, tornei e atletica, oggi il museo ospita con grande attenzione mostre d’arte e eventi culturali, continuando a radunare dentro le sue mura i visitatori, donando loro cultura e arte.

“I Maestri esposti con Novecentismi, rappresentano una certezza” – spiega Antonio Lagioia, direttore della Sangiorgio Investimenti d’Arte – “Migneco e Sironi sono pura essenza della Storia dell’Italia da sempre riconosciuta in tutto il mondo. Essi sono testamento della società italiana, della realtà di un popolo povero, da sempre dedito al lavoro. Questi concetti vengono espressi con toni spesso forti ma realistici, tanto nelle tele di Giuseppe Migneco, che racconta la sua Sicilia – terra dai mille colori e dalle mille storie fatte di vita – che in quelle di Stefano Puleo, anch’egli siciliano doc. Lo stesso vale per le periferie di Mario Sironi che raccontano l’epoca della classe operaia al tempo del progresso industriale degli anni ’50, oggi ritrovato in alcune delle opere di Claudio Rolfi, tele in cui si ritrovano anche tanti altri grandi Maestri con la loro eredità, raccontati a suo modo, per mezzo delle sue pennellate. Novecentismi è destinata a tutti, ai grandi amanti del Classico e a tutti quegli irriducibili desiderosi del Moderno che, pur essendo sempre alla ricerca del nuovo, possono certamente ritrovarsi, magari anche scetticamente, in una dimensione che è spazio, tempo e solidità”.

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