Alla Biennale di Venezia in scena la mostra Who is Alice?

Hyung-Min Chung, direttore del Museo Nazionale di Arte Contemporanea della Corea, è lieto di presentare la mostra Who is Alice?, Evento Collaterale della 55. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, presso lo Spazio Lightbox.

L’esposizione raccoglie in un vero e proprio viaggio fantastico i lavori dei più rappresentativi artisti coreani, che reinterpretano e trasformano le antiche e suggestive stanze di Lightbox in uno scenario da sogno.

I lavori presentati per Who is Alice? spaziano tra diversi media e includono installazioni, sculture, video, dipinti e fotografie realizzati da artisti quali: U-Ram Choe, Young-Geun Park, Hong-Chun Park, Hein-Kuhn Oh, Osang Gwon, Yeon-Doo Jung, Myung-Keun Koh, Dong-Wook Lee, Xooang Choi, Jung-Wook Kim, Du-Jin Kim, Hyung-Koo Lee, Beom Kim, Haegue Yang, Myoung-Ho Lee.

Ispirata al romanzo di Lewis Carroll ‘Alice nel Paese delle Meraviglie’, la mostra Who is Alice?, a cura di Chu-young Lee, ha le sembianze di un’esperienza onirica, in cui gli artisti coinvolti si addentrano con grande naturalezza presentando piccoli mondi irreali e di pura fantasia.

In una città in cui fantasia e realtà appartengono a mondi opposti e al tempo stesso coesistenti, le opere degli artisti in mostra ne valicano i confini sfidando la dimensione spazio-temporale del quotidiano, invitando il visitatore ad un’esperienza straordinaria che si snoda attraverso le dieci stanze con incredibili racconti.

All’ingresso dello spazio espositivo, Pendulum of Secret di U-Ram Choe vibra carico di luce e accoglie il visitatore all’inizio del suo viaggio. Attraverso i misteriosi occhi neri della donna di Untitled di Jung-Wook Kim, lo spettatore si trova faccia a faccia con le proprie paure e i propri desideri, prima di incontrare Female Natives di Haegue Yang, aborigene dal corpo luminescente, e di realizzare i sogni dell’infanzia nelle immagini di Bewitched di Yeon-Doo Jung.

Nelle stanze successive lo specchio di Cosmetic Girl di Hein-Kuhn Oh riflette il viso curioso e inquieto di una fanciulla, forse Alice, mentre trentotto mani si intrecciano nell’etere per dare vita alle ali di The Wing di Xooang Choi.

Di fronte alla quiete del parco giochi disabitato di To Alice di Hong-Chun Park e ai vorticosi giri di giostra di Merry-Go-Round di U-Ram Choe, il visitatore rivive l’incubo di una notte d’estate, che si materializza infine nel lugubre party di scheletri di The Youth for Bacchus, di Du-Jin Kim.

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