Dopo il grande successo della tappa veneziana, la mostra “The Warriors – guardiani del patrimonio” di Antonio Signorini, inaugura a Beirut in occasione della Beirut Art Week, la manifestazione dedicata all’arte moderna e contemporanea che animerà la città dal 18 al 25 settembre 2018.
Le sculture di guerrieri-guardiani ispirate a ritrovamenti preistorici del periodo paleolitico in Mesopotamia sono esposte lungo la promenade della città nella cornice della fontana di Piazza Samir Kassir dal 18 al 29 settembre e, con una mostra personale, presso la Mark Hachem Gallery, una delle prestigiose gallerie coinvolte nella kermesse dal 17 settembre al 3 ottobre.
Le opere dell’artista italiano Antonio Signorini, già esposte in via permanente a Dubai presso il DIFC, in una delle piazze principali davanti al Four Seasons Hotel, proprio nel dinamicissimo cuore finanziario della città, e successivamente ospitate a Venezia presso il Fondaco Marcello sul Canal Grande, partiranno poi per Parigi, ulteriore tappa di questo tour internazionale.
Passato, presente e futuro sono strettamente connessi in questa collezione di sette sculture in speciale lega di bronzo, patina nera su marmo iraniano, ispirate ai graffiti preistorici delle grotte del nord Africa, dell’Arabia Saudita e della Mesopotamia, in una sorta di “traduzione artistica” di quello che sono oggi gli esseri umani per lo scultore.
“Queste sculture vengono da lontano e vanno lontano” -ha spiegato l’artista – “Danno forma e volume alle prime immagini che gli uomini hanno disegnato sulle pareti delle caverne e al sogno di tutti gli uomini nel loro viaggio di ricerca e d’invenzione. Costituiscono uno specchio per gesti di ieri, di oggi e di domani: accogliere, costruire, pregare, pensare, ricordare, sostenere, coltivare. I gesti dell’humanitas. La lancia che accompagna i gesti è penna, bandiera, sostegno, indice, slancio. Contribuisce alla poesia dell’opera. Queste opere si situano al centro di un’onda di sensazioni, d’impressioni, di suoni e raccolgono gli echi della nostra comune civiltà per rilanciarli affinché il viaggio prosegua”.
La figura del guerriero non è da intendersi solo come quella del combattente. Il guerriero è guardiano di valori e di ideali che appartengono all’umanità tutta. Nell’opera di Signorini, il guerriero, nelle sue fattezze astratte evoca antiche immagini quasi archetipiche e vuole essere metafora dell’uomo contemporaneo, in un simbolico ponte dal marcato sapore antropologico tra epoche tra loro distanti. Siamo guerrieri quando ci avventuriamo in qualche cosa di sconosciuto oggi come 10.000 anni fa. I guerrieri corrono, si muovono, ricercano, sono in azione e si domandano: cosa sarà domani? Oggi come allora.
I guardiani rappresentano e si ergono a difesa del Patrimonio comune di tutta l’umanità, ne sono i protettori e i custodi.
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