Arte Fiera compie 50 anni

Correva l’anno 1974 quando BolognaFiere decise di presentare, all’interno di quella che allora si chiamava ancora Fiera Campionaria, una piccola sezione dedicata all’arte moderna e contemporanea. Fu un’intuizione salutata da un successo immediato. Nella prima edizione, le gallerie erano appena dieci; l’anno successivo, erano già 200.

1974-2024: è un traguardo che nessun’altra fiera d’arte italiana ha ancora tagliato, e che solo altre due fiere in Europa possono vantarsi di aver superato. Arte Fiera festeggia il cinquantesimo compleanno concentrandosi sulle sue origini: le prime, pionieristiche edizioni che la imposero nel giro di pochi anni a livello internazionale.

Il public program del 2024 rivisiterà dunque episodi, personaggi, opere, pubblicazioni di quegli anni, a partire da quello di fondazione, il 1974. Nel farlo, celebrerà anche gli anni Settanta a Bologna, una stagione straordinaria in cui la città era all’avanguardia – non solo in Italia – nelle arti visive, nel design, nell’architettura, nell’immaginare nuove forme di rapporto fra arte, politica e società. Di quella stagione, la nascita di Arte Fiera è stata al tempo stesso un effetto e una causa: è scaturita dal clima innovativo e audace della città, e ha dato ad esso, fin da subito, un impulso fondamentale.

Dal 2019 Arte Fiera commissiona ogni anno a un artista italiano affermato un’opera inedita da presentare nei propri spazi. Opus Novum – questo il nome della serie di commissioni – ha visto cimentarsi fino ad ora Flavio Favelli (2019), Eva Marisaldi (2020), Stefano Arienti (2021), Liliana Moro (2022), Alberto Garutti (2023). La commissione del 2024 va a Luisa Lambri, una delle artiste italiane che lavorano con il linguaggio fotografico più apprezzate a livello internazionale. Nota soprattutto per le sue immagini di architetture moderniste, tanto essenziali da lambire l’astrazione, Lambri in realtà non fotografa l’architettura più di quanto Morandi dipinga tazze e bottiglie: come il maestro bolognese, attraverso un assorto esercizio di variazioni indaga le relazioni fra lo spazio e la luce.
Per Arte Fiera, Lambri ha scelto di concentrarsi su un edificio tanto importante quanto poco noto: la Chiesa di Santa Maria Assunta di Alvar Aalto a Riola, nell’Appennino bolognese. Progettata nel 1966 e costruita un decennio più tardi, la chiesa costituisce l’unico edificio permanente del grande architetto finlandese in Italia. Le immagini di Lambri, che distillano pochi, isolati dettagli della costruzione, saranno esposte in un’altra gemma dell’architettura modernista a Bologna: il Padiglione de L’Esprit Nouveau (1977), replica di un’architettura effimera di Le Corbusier del 1925 costruita in omaggio al maestro francese, tanto fedele all’originale da essere entrata nel novero degli edifici sottoposti a vincolo dalla fondazione che porta il suo nome. Il progetto di Lambri lega così due edifici esemplari dell’architettura a Bologna negli anni Settanta – e due momenti salienti della stagione creativa della città in quel decennio.

Arte Fiera è orgogliosa di annunciare che BPER Banca rafforza il suo legame con la manifestazione diventando Main Partner di Arte Fiera 2024. Si tratta di un passaggio importante, con cui la fiera di riferimento per l’arte e le gallerie italiane si lega a una banca fortemente radicata nel territorio in cui opera, ma di respiro nazionale. Una banca che dimostra di voler essere in prima linea nel promuovere e sostenere l’arte e la cultura, nella convinzione che questi elementi siano fondamentali per lo sviluppo dei territori e per l’inclusione sociale.

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