Ferruccio Carletti (in arte Fero) è nato a Cisterna di Latina e risiede a Taranto dal 1980. Si può affermare che è stato scultore fin da ragazzo, iniziando ad esprimersi con l’argilla, così duttile e carica della benefica energia della terra, per poi passare al legno di ulivo. Viene poi attratto dai frammenti degli ordigni bellici che raccoglie pazientemente. Dopo un’accurata pulitura li osserva uno per uno e sceglie quelli che possono servire alla realizzazione dell’opera.
FERO CARLETTI – Vagabondi celesti – Assieme di schegge di ordigni bellici
Decisamente inusuali i materiali utilizzati, frutto di una ricerca certosina e capillare. L’unicità delle sue opere non sta solo nella singolarità di ogni singola scheggia o ordigno ma nell’intrinseco significato che Fero gli conferisce a seguito dell’operazione di trasformazione da elementi del male a simboli del bene. Strumenti di morte diventano aquiloni della vita ed il peso delle guerre è annullato dalla leggerezza del loro volo. (Lucia Basile – Critico d’Arte)
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