Per il letto del fiume. (ciò che sfugge da me), prima personale italiana di Joana Corona (1982), presso MuGa Multimedia Gallery, dal 17 Gennaio 2014 al 16 Febbraio 2014. Inaugurazione giovedì 16 Gennaio 2014.
Artista brasiliana che spazia dalla fotografia al video, dall’installazione alla scrittura, Joana Corona fa della complessità e polisemia dei giochi linguistici un tratto caratteristico della sua ricerca che spesso va ad indagare il rapporto tra parola e immagine, tra letteratura, filosofia e arte visuale.
I lavori inediti proposti per MuGa aprono nuovi interrogativi nella sua ricerca e allo stesso tempo si inseriscono in un campo di investigazione che è già stato esplorato dall’autrice.
Per il letto del fiume è un progetto sviluppatosi in seguito ad un lungo soggiorno in Italia e in particolare a Roma, dove sono state realizzate le fotografie e i video.
A fare da scenario a questa ricerca sono le acque del Tevere, “letto” simbolico nel quale si svolge un esperimento poetico – un’azione performativa – che verte sul concetto di lettura come perdita, come mancanza, come impossibilità insita nella lettura stessa data dai limiti del linguaggio, in un gioco tra l’attesa e l’oblio, e tra la tensione inesauribile che lega il detto e il non detto.
A fare da guida in questa indagine concettuale, il romanzo teoretico del filosofo e scrittore francese Maurice Blanchot: “L’attente, L’oubli”.
Fotografie e videoinstallazioni agiscono su due dimensioni temporali differenti: quella sospesa degli scatti e quella fuggevole dei video, la dimensione lenta dell’attesa e quella violenta della scomparsa.
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