Natura, Figure, Paesaggi alla Locanda Martorelli di Ariccia

“Natura, figure, paesaggi” è il titolo della mostra aperta fino al 12 dicembre 2012 negli spazi espositivi della Locanda Martorelli, “Museo del Grand Tour”, ad Ariccia. La rassegna, promossa dal Comune di Ariccia in collaborazione con l’archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense, raccoglie i dipinti di una ventina di artisti, diversi per generazioni e differenti percorsi espressivi e una selezione di opere su carta di alcuni maestri dell’arte italiana del secondo Novecento: Remo Brindisi, Emilio Greco, Renato Guttuso, Umberto Mastroianni, Luciano Minguzzi, Ernesto Treccani, Antonio Bueno.

Nella stessa sezione tre note presenze dell’arte contemporanea: Cecilia Bossi, il dialogo tra colore e segno e la continua sperimentazione di nuovi mezzi linguistici;  Igina Colabucci Balla, la poesia espressiva e luminosa del bronzo  e Anna Seccia, figura di spicco della pittura aniconica e autrice della “Stanza del colore”, una installazione pittorica-collettiva di “Arte relazionale”.

Invitata recentemente alla 23 Edizione dell’arte fiera di Padova Anna Seccia ha presentato “Sinergie di fragmenta 100+1” realizzata in un happening pittorico per l’ottava edizione della giornata del contemporaneo. L’opera è composta da 100 moduli di cm. 20×20 e, secondo il progetto dell’artista, saranno venduti separatamente. Il percorso continua con quelli che hanno mantenuto uno stretto dialogo con la pittura astratta del secondo Novecento.

Su questa scia si collocano Angela Scappaticci che trae linfa creativa dalla pittura materica e Fabio Santori che approfondisce sempre di più il dialogo con diversi  materiali utilizzando soprattutto legni di recupero. Di Antonella Pernarella, invece,  una ricerca cromatica dai colori forti associati a forme diverse. E se Nuccia Amato presenta una scelta di opere dal periodo emozionista, una pittura ben strutturata, Rosita Sfischio si sofferma sul tema della figura femminile, sempre celebrata con un sentire diverso. A seguire le opere di Maurilio Cucinotta, tre lavori della piena maturità che segnano l’inizio di un nuovo percorso  sulla scia della nuova figurazione.

La mostra poi mette a confronto La “Torre di Babele” di Stefano Sorrentino, un dipinto di alto valore simbolico e la “Nuova torre di Babele” di Maria Felice Petyx , una scultura in ceramica raku che ci invita a confrontarci su temi sociali.  Nella stessa sezione “Triangolazioni” di Cristina Messora, realizzata con inserti collagistici e “Blu cosmico” di  Felixandro, un notturno lunare monocromatico.

La sezione successiva si apre con i luminosi acquerelli di  Vincenzo Esposito, sull’intima bellezza del paesaggio pugliese,  e di Anna Maria Tessaro sulla poesia della campagna romana. Anche Silvia Giannuzzi si sofferma con intensità poetica sul canto della natura mentre Antonio Galeazzi racchiude con “Solitudine” il respiro profondo di un malinconico paesaggio.

Fanno da corona le nature morte di Paul De Haan, portavoce della pittura dal vero, e di  Maria Ceccarelli in mostra con “Melograni e uva”, un dipinto modellato con forti contrasti di ombre. Brani di poesia pitto rica nel ritratto di Pasolini di Selly Avallone. Pittura di natura anche per Susy Senzacqua che ha dipinto “Floreale” e per Giovanna Gallo che riassume in “Bottiglie umanizzate” il suo mondo fiabesco.

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